Gli yacht Benetti, presenti sul mercato internazionale dal 1873, rappresentano da sempre un’eccellenza del made in Italy. Dagli anni ’50 del secolo scorso Benetti è considerato per eccellenza il cantiere delle navette dislocanti in acciaio.
Dal 1985 il marchio fa parte del Gruppo Azimut-Benetti, il più grande costruttore privato nel settore degli yacht a motore di lusso. Attualmente il gruppo progetta megayacht in acciaio e alluminio da 37 a oltre 100 metri di lunghezza con Il marchio Benetti, oltre a una gamma di superyacht in materiali compositi da 34 a 44 metri con il marchio Azimut
Oggi, con un fatturato di 850 milioni di euro ed un carnet di ordini che ammonta a 1.2 miliardi di euro, il gruppo è al primo posto al mondo per numero di barche in ordine e per somma di metri di lunghezza, se si mettessero i progetti l’uno dopo l’altro. Benetti si è inoltre appena affacciato al mondo del gigayachts con Luminosity lungo 101 metri, Lana di 107 metri e IJE di 108 metri.

Benetti, consapevole che il cambiamento climatico è la più grande sfida del futuro, ha dotato Luminosity di un sistema di propulsione ibrido all’avanguardia, impiegando una tecnologia che punta all’ecocompatibilità. Questo sistema permette di ricaricare svariate tonnellate di batterie mantenendo in funzione lo yacht per 12 ore senza l’ausilio di un generatore. La tecnologia, la classe, l’eleganza, il lusso, abbinati ai più alti standard tecnologici, hanno fatto di Benetti uno dei più rinomati cantieri nautici al mondo.
Lo stile unico e inconfondibile di questi meravigliosi dislocanti ha da sempre affascinato uomini d’affari, grandi personaggi e celebrità di tutto il mondo. Modelli iconici come Delfino, Gabbiano e Mediterraneo sono stati di armatori del calibro di David Bowie, Ranieri III di Monaco e Grace Kelly.

Chi d’atra parte non conosce il leggendario Nabila di Kashoggi, il primo megayacht costruito nel 1980, costato all’epoca 100 milioni di dollari e immortalato nel famoso Mai dire mai, il film di James Bond con protagonista Sean Connery? Con i suoi 86 metri era lo yacht più grande del mondo. Aveva una pista per l’elicottero, un cinema, una discoteca, due saune, una piscina e un ospedale. Nabila divenne un’icona degli anni ’80 grazie a celeberrimi eccessi e stravaganze, come la presenza a bordo di duecento telefoni e preziose opere d’arte.

Di quegli anni sono anche Freemont e India, due bellissimi yacht dal design classico e dallo stile inconfondibile, in vendita con Equinoxe Yachts International. Classe atemporale ed eleganza accomunano queste due imbarcazioni costruite in acciaio e alluminio, mantenute in condizioni impeccabili negli anni dai loro appassionati Armatori.
Di qualche anno prima è il meraviglioso Dune. Costruito nel 1974 ma oggetto negli anni di moltissimi refit, l’ultimo dei quali risalente al 2019/19. La golden age dello yachting rivive in questa imbarcazione che incorpora lusso, confort e modernità, con interni ed esterni sobri e sofisticati.

Venendo ai Benetti di oggi, gli echi della Dolce Vita rivivono oggi nel nuovo Motopanfilo, Negli anni ’50 solo pochi armatori molto facoltosi potevano permettersi un panfilo dislocante, quindi un Benetti. Il nuovo Motopanfilo rievoca il gusto di quegli anni reinterpretati in chiave moderna grazie alle soluzioni tecnologiche più innovative per rispondere alle esigenze dei nuovi Armatori. Francesco Struglia ha disegnato le linee esterne mentre lo studio Lazzarini Pickering Architetti gli interni. Il noto marchio Loro Piana ha firmato l’allestimento completo utilizzando raffinati tessuti e materiali.

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