Vale la pena continuare, anche se per pochissime persone. Anche per una sola persona. Anche se fossi l’unico al mondo a occuparmi delle barche tradizionali e anche se fossi circondato dal completo disinteresse dei contemporanei continuerei comunque, perché la storia della nautica merita qualsiasi sforzo per essere salvata,
E io, con i miei amici appassionati, voglio continuare a essere l’anello di congiunzione tra il passato e il futuro.
Gian Alberto Zanoletti.
Si conclude questa settimana (14-17 ottobre 2021) il XVI raduno delle Vele Storiche di Viareggio, un appuntamento attesissimo dagli amanti della nautica tradizionale che chiude la stagione degli eventi delle barche d’epoca. Quale migliore occasione per esplorare e conoscere un po’ più da vicino il mondo delle barche d’epoca? Lo facciamo ricordando ‘Villa d’Este Style Vintage Yachting’, la manifestazione che ha aperto la stagione 2021, con Alex Mazzoni, senior broker di EYI e grandissimo conoscitore delle barche classiche.
Alex ha ricoperto il ruolo di certificatore per le barche a motore durante diverse edizioni della Classic Week presso lo Yacht Club di Monaco, aggiudicandosi anche il primo trofeo Ribolzi nel 1992. Oggi è consigliere ASDEC, socio storico e certificatore, membro del Comitato Tecnico della FIBAS (Federazione Italiana Barche Storiche), oltre che socio di AVEV (Associazione Vele d’Epoca Verbano).
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Raccontaci del raduno di barche d’epoca a Villa d’Este a cui hai preso parte domenica 20 giugno 2021.
L’ASDEC, associazione Scafi d’Epoca e Classici, ha organizzato questo raduno, giunto alla sua 30esima edizione, a Villa d’Este per condividere assieme ai propri soci una piacevole giornata in uno scenario meraviglioso come il lago di Como. L’iniziativa ha innanzitutto uno scopo culturale, quello di tramandare l’interesse e la passione per questo tipo di imbarcazioni.
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Com’era organizzata la giornata e quali imbarcazioni erano presenti?
Le imbarcazioni sono partite alle 10.30 da Bellagio per un tour delle ville della sponda orientale per poi proseguire verso Cernobbio. Il pranzo a Villa d’Este è stata l’occasione per scambiarsi pareri e consigli sulla passione comune, raccontandoci la storia delle nostre barche d’epoca.
Erano presenti 19 imbarcazioni, un numero inferiore degli anni passati (complice forse la pandemia). Oltre a scafi eccezionali come “Abbate Villa d’ Este Super” del 1961 ed un “Super California” di un armatore venuto apposta dalla Francia, si potevano ammirare quattro scafi dei Cantieri Riva: tre Super Florida e un Ariston. In mostra statica anche il mitico Riva Aquarama. Le barche dell’artigianato locale erano rappresentate dai cantieri Colombo, che proponevano anche un motoscafo da corsa, il Pucci II. Per la prima volta ha fatto la sua comparsa Mizar III, un affascinante motoryacht di 10 metri in fasciame dei cantieri Picchiotti modello Giglio costruito nel 1961, ristrutturato da un appassionato comasco che lo ha riportato agli antichi splendori.
Per concludere: un vaporino a motore centrale da passeggio lacustre di Camper & Nicholsons costruito nel 1917 (la barca più anziana tra quelle presenti), un taxi veneziano del 1963 e un altro vaporino di Cranchi, costruito nel 1960.
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Che cosa accomuna i proprietari di barche d’epoca?
La passione per lo scambio di conoscenze tecniche, sia di restauro che di manutenzione, e la ricerca di scafi particolari. Questa passione porta i proprietari di questi pezzi unici a spostarsi in tutta Europa per partecipare ai raduni.
Gian Alberto Zanoletti, Fondatore dell’ASDEC, ha iniziato a raccogliere negli anni centinaia di vecchie signore di legno, oggetti, fotografie, libri, tutto quello che faceva cultura della nautica del passato.
Oggi Gian Alberto non c’è più ma ha lasciato ai suoi figli Ferdinando ed Alberta la passione e la cultura riassunta nella realtà del Museo della barca Lariana a Pianello del Lario, una realtà unica.
Se vuoi saperne di più sulla carriera di Alex Mazzoni e sui suoi successi nello yachting leggi Alex Mazzoni, Broker per passione