Quali sono le tendenze nel mondo della nautica dopo il periodo non certo facile che abbiamo vissuto?
E cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro?

Ecco le domande ‘da un milione di dollari’ che si pone ogni operatore del nostro settore. Ne abbiamo parlato con Alex Mazzoni, senior broker di Equinoxe Yachts International, dopo il suo recente intervento al Salone Nautico di Genova

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Ciao Alex, qual è la tua analisi del mercato attuale del brokeraggio,
sia per quanto riguarda il motore che la vela?

Il mercato sta vivendo una fase estremamente positiva. Lo testimonia la cantieristica, che ha registrato un importante incremento di nuove costruzioni per quanto riguarda soprattutto le imbarcazioni superiori ai 24 metri. Anche il mercato dell’usato registra un incremento, che riguarda soprattutto le barche di costruzione più recente. Quelle più vendute sono state costruite indicativamente dopo il 2000.
La cantieristica italiana a motore conferma questo trend. Come maggiori produttori mondiali del settore, i cantieri italiani che costruiscono imbarcazioni di medie dimensioni hanno attualmente ordini che coprono quasi tutto il 2024. Anche i grandi costruttori tedeschi e olandesi (come Feadship, Heesen, Amels, Lursen, Oceanco) non hanno al momento disponibilità fino agli anni a venire.
Purtroppo questo discorso non può essere esteso alla vela. A livello italiano, dopo la chiusura di Perini Navi e se si eccettua Southern Wind, i cantieri sono di natura più prettamente artigianale, anche se di eccellente livello (Pardo Yachts, Grand Soleil, Advanced). Wally Yachts si sta riorganizzando sotto la bandiera Ferretti, ma è sempre più orientato verso il mondo delle barche a motore. Anche l’olandese Jongert si sta organizzando in tal senso.
Nel settore della vela sono leader i cantieri del Nord Europa specializzati nella costruzione di yacht di maggiori dimensioni, come Nautor Swan, Oyster Yachts, Baltic Yachts, Royal Huisman. Per quanto riguarda le imbarcazioni più piccole, la fanno da padroni Hallberg-Rassy e il gruppo Benetau.

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Ma diamo un’occhiata a ciò che sta accadendo nel mondo del charter…

La stagione estiva appena conclusa (2021) ha registrato un vero e proprio boom del charter nazionale in acque Italiane, croate e greche. L’incertezza della possibilità di viaggiare all’estero ha favorito ampiamente le coste del Belpaese, mentre il divieto di charter traTurchia e Grecia ha ridotto di molto la presenza nostrana nel comparto turco dei caicchi.
La straordinaria bellezza dei luoghi, oltre all’istituzione in Francia di nuove leggi più restrittive in materia, ha determinato un grande incremento nella presenza di imbarcazioni straniere importanti nelle acque di Portofino, Capri, Ischia e della Sardegna, insomma nei luoghi più rappresentativi del nostro paese. Segnalo inoltre che la Francia ha annullato per gli yacht commerciali i benefici fiscali sui carburanti, che l’Italia ha invece deciso di mantenere.

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Insomma, una stagione costellata di successi…

Questa fase di indubbia espansione cela però un’insidia: la difficoltà di approvvigionamento dei materiali. I componenti elettronici, prodotti in Cina, stanno iniziando a scarseggiare e vengono consegnati con crescente ritardo. Si tratta di un problema che affligge da tempo anche il settore automotive. I produttori di motori entrobordo e fuoribordo, ad esempio, non riescono già ora a soddisfare in pieno la domanda dei cantieri.

Se vuoi saperne di più sulla carriera di Alex Mazzoni e sui suoi successi nello yachting leggi Alex Mazzoni, Broker per passione

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